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Una supplica di altri tempi
Di Admin (del 11/08/2010 @ 16:33:26, in articoli, linkato 682 volte)
1705. La fedelissima città della Cava supplicando espone a V. E. come da più di centinaia di anni si ritrova introdotta in essa città l’arte della seta in fabbricare ogni sorta di drappi e tingere ogni sorte di colori ed in particolare il nero, che è l’unico sostentamento dei suoi poveri cittadini, li quali sempre sono stati nel possesso di lavorare detti drappi e fare dette tende, conforme al presente si ritrovano. E come li odierni Consoli dell’arte della seta di questa città per alcuni loro caprici e fini particolari, sapendo che questi al numero di dieci o dodici devono portare le loro mercanzie dei drappi ascendentino a ducati ottantamila e più nelle fiere di Barletta, che si fa alli 11 del corrente mese di novembre, e in quella di Bari, che si fa alli sei dell’entrante mese di dicembre, minacciano di voler sequestrare detti drappi e mercanzie, supponendo stessero soggetti alla loro giurisdizione contro ogni dovere e ragione, cum reverentia. E perché l’arte della seta in detta città di Cava, da che si è introdotta, è stata indipendente da quella di questa Città, e loro consoli, conforme in altre città del Regno, e non potendo detti mercanti portare le loro mercanzie dei drappi ed altro, conforme al solito, in dette fiere, acciò del prezzo di esse potessero soddisfare li dovuti pagamenti maturati in dette fiere ai loro creditori, che sono mercanti in detta città della Cava, ed in questa di Napoli, porterebbero gran pericolo di fallire non meno essi che li loro mercanti creditori, e sarebbe la totale rovina di detta città della Cava e questa di Napoli per la comunicativa del negozio. Per ciò supplica V. E. di ordinare che si osservi il solito e che li detti mercanti per li con saputi drappi che devono portare in dette fiere non siano molestati da detti Consoli o altri, a fine di evitarsi le rovine di dette città e di tanti loro mercanti per detti pagamenti, mentre giovedì venturo cinque del corrente devono partire per dette fiere e l’osservanza di ciò commettersi alle Regie udienze di Montefuscoli e Trani in solidum che così osservino e facciano osservare ut Deus.