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LETTERA DI GIUSEPPE MAZZINI AL PAPA PIO IX
Di Admin (del 02/10/2011 @ 11:08:13, in articoli, linkato 55915 volte)
No; la vostra Chiesa non raccoglie intorno a sé che una frazione di uomini, frazione che impicciolisce ogni giorno di più: la vostra autorità non dirige, non genera, non promuove la vita da ormai sei secoli: voi negate la facoltà che dovreste dirigere: negate, negando il lavoro da compirsi sulla Terra, gli strumenti che Dio ci diede a quell’uopo, negate l’intento divino di tutti i lavori dell’Umanità anteriori al presente: negate l’iniziazione al meglio contenuta nel Cristianesimo: negate la libera attività dell’uomo, senza la quale non è merito né demerito: negate i doni infusi (art. 80) ogni vostra missione a pro dell’incivilimento e del progresso degli uomini: negate i doni infusi da Dio in noi tutti sostituendo ad essi l’arbitrio d’una grazia largita ad alcuni: negate l’immortalità delal vita decapitando l’anima coll’Inferno: negate la perenne comunione di Dio colla sua creazione, decretando una doppia Umanità, Umanità della caduta e Umanità della redenzione: negate la Morale negando il nostro dovere di lavorare a istituire, per quanto è possibile, il regno di Dio sulla Terra e lasciando i nostri fratelli in preda alla tirannide, alla miseria, all’ignoranza, all’ingiustizia, all’errore: negate alle Nazioni il diritto di affermare la propria libera vita di affratellarsi nel bene di tutti colle nazioni sorelle, di scegliersi capi meritevoli della loro fiducia. Non affermate se non una cosa: che voi dovete essere Principe e possessore, senza obbligo alcuno verso l’Umanità, quella potenza e quei beni terrestri che intimate a noi di disprezzare. Fu tempo – e io guardo con riverenza – quando il papato affermava e guidava …….. No: la religione non è più con voi. Dio, anteriore a voi, anteriore a Gesù, è con noi, con noi seguaci della sua Legge, continuatori della Tradizione che ne rivela il disegno. Da Innocenzo III in poi, il Papato rinnegò vita e missione, per adorare se stesso, il proprio Potere, la materia. …… richiamammo a vita la Grecia, diminuimmo la miseria delle moltitudini, innalzammo la bandiera di Libertà per le oppresse Nazioni, emancipiamo oggi i negri d’America e fondiamo, avversati da voi, l’Italia. I martiri del Dovere sono tra quelli che voi chiamate increduli: i consolatori del povero sono tra quei che voi, servendo ai principi dai quali sperate protezione, dannate. A voi non resta che guaire indecorosamente, mendicare per vivere e maledire inascoltato, sprezzato. Scendete dunque da un trono sul quale voi non siete più Papa, ma tiranno volgare e mantenuto da soldati d’altri tiranni. Voi sapete di essere in Roma, quando quei soldati non ricingano il vostro Conclave, l’ultimo Papa. L’Umanità ebbe la religione del padre e quella del Figlio. Date il varco alla religione dello Spirito. Come papa vi accusano l’impotenza di seicento anni, la diserzione di ogni precetto di Gesù, la fornicazione coi tristi principi della terra, l’idolatria delle forze sostituita allo spirito della religione, l’immoralità fatta sistema negli uomini che vi circondano, la negazione di ogni progresso sancita da voi medesimo come condizione della vostra vita. Come re, vi accusano il sangue di Roma e l’impossibilità di rimanervi un sol giorno, se non per forza brutale. Riconciliatevi con Dio. Coll’Umanità non potete. F.to Giuseppe Mazzini.