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LE TASSE
Di Admin (del 29/06/2013 @ 19:11:56, in Articoli, linkato 699 volte)
Il gorgo, l’abisso che il moralissimo ed onestissimo governo dei moderati ha scavato al tesoro deve colmarsi tutti ne convengono: non è possibile che la finanza di uno Stato nuovo sia annualmente equilibrata a furia di prestiti di centinaia di milioni; due mezzi possono impiegarsi per evitare un così grave danno, cioé creare nuove tasse, accrescere le antiche e procedere arditamente con le radicali riforme ad una severa economia. Il Ministero, (per quanto vediamo dall’elenco delle leggi da presentarsi al parlamento) non si periterà di accrescere il prodotto delle vecchie imposte, di stabilirne delle nuove, ma in riguardo all’economie non ci pensa neppure. L’economia esigerebbe che si falciassero tutte le erbe parassite dei bilanci, che si riducesse l’effettivo dell’esercito senza però toccare ai quadri, imperocché non sappiamo comprendere a quale scopo si debba mantenere un grande esercito, se niun pericolo di guerra ci minaccia? Tante braccia tolte all’agricoltura ed all’industria, tanti giovani tenuti a poltrire nell’ozio delle guarnigioni mostrano sempre più nei ministri della moderazione l’assoluta incapacità di governare e nel tempo stesso la paura che hanno del popolo. Non giova illuderci: i moderati non faranno la guerra, se non ricevono gli ordini da Parigi; la questione di Roma secondo il nuovo vangelo della consorteria deve sciogliersi con la pressione dell’opinione pubblica e il solo parlare di Venezia e del quadrilatero eccita nei moderati spavento e sgomento ............... Non sembra vero, ma è così, la riscossione delle imposte dirette e indirette costa enormemente al tesoro quasi il quinto del prodotto. Ora perché non imitare la Francia su questo subbietto? In Francia le spese di percezione d’imposte non oltrepassano il sette per cento sul ricavo e nel tempo stesso i ricevitori sono altrettanti banchieri ............................. Ma che importa ai nostri ministri che vada tutto in ruina: essi devono governare e basta: cada il mondo ma si ritenga il portafoglio. Oh chi avrebbe mai osato predire che la patria di Machiavelli, di Romagnoli, di Melchiorre Gioja e di Filangieri sarebbe venuta in balia d’un Minghetti, d’un Venosta e d’un Peruzzi – Spaventa?