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presentazione
Di Admin (del 31/05/2009 @ 10:32:33, in articoli, linkato 620 volte)
Solo un immenso ed indomabile atto di amore dà un senso completo alla vita e alla poesia. Tale verità, valida in tutti i tempi, rivela una sua pregnanza semantica, soprattutto, nel mondo attuale, ove il grido rozzo, volgare e sguaiato, di mero effetto mediatico, tenta di violare, persino, il segreto recondito delle coscienze più nobili, assorte nel loro eloquente ed affascinante silenzio. Proprio alla suddetta sorgente cristallina di alta caratura valoriale, inverata in re grazie alla testimonianza attiva e costante, attinge la presente raccolta poetica, voluta dalla prof. ssa Maria De Luca la quale, avendo perso la figlia in maniera tragica, ha elaborato il suo ineffabile dolore personale, all’interno e all’esterno della sua professione, nei termini di ulteriore dedizione materna verso i giovani, la cui genuina voce, sintonizzandosi sulla stessa linea d’onda interiore, ne amplia l’eco formando un delicato e pensoso coro, proiettato a dimostrare la realizzazione concreta di un effettivo ponte dialogico ad ampio spettro tra il passato e il presente, tra il cielo e la terra. Ed il prodigio si dischiude in tutta la sua interezza: le parole si sostanziano in idee e fatti. Siffatto timbro di malinconia soffusa si espande, al di là dei singoli risultati conseguiti, nelle intime fibre di tutti i componimenti poetici, impegnati, quasi all’unisono, a formulare gravi interrogativi sui novissimi esistenziali, vissuti sotto forma di attesa e di sogno, di aspirazione e di desiderio, di scatti e di progetti, di nuances e di dispetti, speculari della età innocente degli autori, dotati, però, di profondità riflessiva, in barba a falsi stereotipi di marca opposta. Queste tematiche gravitano nell’ambito dei modelli letterari più vari, legati, in massima parte, alla esperienza scolastica recente o passata, donde prorompe ora la rima, ora il verso libero, ora la prosa ritmata. Non diverso risulta il timbro linguistico che spazia dal recupero secco del significato primigenio all’uso metaforico, dalla espressione irruente alla pausata affermazione, dalla concitata esternazione alla esclamazione strozzata tra le labbra, dalla stridente domanda al fulmineo disvelamento emozionale: ogni predilezione espressiva, che promana indicibile candore affettivo, sgorga all’insegna della imprevedibilità e della spontaneità assoluta in un gioco intricante di colori e di suoni, la cui gradazione, riverberandosi in ogni direzione con forza autonoma, crea sfondi piacevoli e suggestivi. Inoltre il composito registro delle immagini, spaziando in lungo e in largo, mutua dai molteplici comparti della natura abbondante materiale di supporto, rivisitato nelle infime connessure e vivificato da spiccata tensione umana, donde scaturisce un mondo variegato nei topoi, ma interrelato per la compresenza dei medesimi brividi contenutistici. A questo punto è preferibile, forse, arrestare la penna e fermarsi ad auscultare le note poetiche, la cui musica, inebriando lo spirito adagiato su di una liana sospesa nel vuoto e fluttuante al vento cosmico, corrobora ancora una volta una mia idea fissa: i giovani sono davvero interessanti sotto tutti i firmamenti dell’universo.