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Di seguito gli interventi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.
Guardo a strada! 'A gente a tutta corza /se ne va a' scioppa. Quante facce appese./ 'Stu tiempo mette 'o core 'int'a na morsa,/ come a Dio isse fatto mille offese! / E chiagne pure 'o cielo! A sghizze a sghizze/ 'n'acqua picciosa lenta appecundrosa / 'a vide serpianne a tutte pizze ... / Come a lagrime nfaccia 'a lastra nfosa. / Che ghiurno triste! Pare .... ca .... che saccio ..../ purtasse 'o malaurio, 'a malanova; / e stu triste pensiero cchiù io 'o caccio,/ cchiù ll'anema martella .... ma va trova! ... / Che brutta pecundria! ... Che? ! ... Chi d'ha ditto?! / - Papà 'o giurnale. 'O 'i ccà! ... Caruso è muorto! / So rimasto accussì! e zitto zitto / l'aggiu ditt'ì: è muorto?! ... Che scunforto, / pe chi rispetta, chi s'ha fatto onore / chi ha fatto bene a tanta e tanta gente / e ha saputo calmà tanto dulore! ......... E nce ne stanno sciure int''e giardine / ca so bastante attuorno 'a castellana?! ... /'E mmeglie rose fossero cuscine! / Napoli, 'e sciure, se 'inghesse sana! / Tu non si muorto, voce 'e paraviso! / Tu stive ncielo quanno stive nterra ... / N'angelo 'a coppa cu nu vraccio stiso / 'a gloria nosta 'mmeriuse afferra! / Hanno tremmato mille core e mille, / quanno 'o destino barbaro e feroce/ se pigliava 'a salute a stille a stille / e nce arrubbava 'o core tuio e 'a voce! ...
R. Liceo ginnasio Vittorio Emanuele. Preside don Ippolito Amicarelli. Vice direttore don Vincenzo Ingletti. Direttore spirituale don Salvatore Balsamo. Professori: Felice Bernabei (letteratura greca e latina); Vincenzo Padula (letteratura italiana); Nicolò Enrico Rossi (storia e geografia); Andrea Angiulli (filosofia); Sante Sannini (fisica e chimica); Andrea Sabato (matematica); Nicola Pedicino (Storia naturale).
R. Liceo Principe Umberto. Preside Filippo Patella; Direttore spirituale don Angelo Ianuario. Professori: Michele Kerbaker (letteratura greca e latina; Vincenzo Padula (letteratura italiana); Luigi Barbera (filosofia); Luigi Bassini (storia e geografia); Secondo Fava (fisica e chimica); Francesco Guasco (storia naturale).
Giuseppe Lupoli (sindaco), Angelo Majello (Eletto), Barone Antonio Cimino, Gennaro Capasso, Francesco Casaburo, Orazio Dente, Pasquale Auletta, Tommaso Parretta, Crescenzo Russo, Francesco Saverio Ferro, Giuseppe d'Ambrosio, Raffaele Lanzillo, Pasquale Rossi, Antonio di Domenico, Carlo Jorio, Carlo Corcione, Dottor Carlo Stanzione, Dottor Tommaso Durante, Giuseppe Tramontano, Salvatore Iovinelli. 12 settembre 1833.
Mercati a Napoli: lunedì e venerdì, mercato di cavalli ai fossi tra Porta Capuana e Nolana. Ogni giorno mercato di verdure fuori Porta Capuana e al Carmine. Tutti i giorni mercato di verdura al Largo delle Pigne. Ogni lunedì e venerdì mercato grande alla piazza maggiore. Ogni venerdì mercato vaccino alla barriera grande dopo il ponte della Maddalena vicino al luogo detto lo Scannaggio. Vico Equense, Sorrento, Meta: ogni giovedì. Portici: ogni sabato.
Fiere: Sant'Anastasia (15 febbraio); Sant'Antimo (dal 10 al 17 maggio); Vico Equense (15 giugno); Resina (dal 15 al 18 agosto); Torre Annunziata (dal 20 al 22 ottobre); Boscoreale (seconda domenica di luglio);Pozzuoli (28 dicembre).
Purtroppo nella vita delle persone capita spesso di allontanarsi da amici e persone care senza motivi precisi, causando così la lenta vanificazione di cose sperate in comune, di progetti a lungo meditati insieme. I quali non perdono nulla del loro valore, così come resta immutato l’affetto e la stima per l’altro. Anzi essi sono forse rafforzati da questa distanza, come decantati dalla nostalgia e purtroppo, col passare inesorabile del tempo, dal rimpianto per non aver compiuto il percorso. Dal rimpianto anche per quello che comunque si era fatto, concretamente realizzato insieme. Col meraviglioso Mario Dura, persona colta e affabile, disponibile e gentile, piena di interessi culturali, noi avevamo creato ai tempi della comune docenza al Liceo “A. Diaz” di Ottaviano un gruppo di amici a dir poco invidiabile. Scrivendo, leggendo, condividendo tanti bei momenti. Il nostro ricordo dell’amico perduto non verrà mai meno.
Luigi Iroso e Michele Ranieri.
Ormai è un assioma che la natura esteriore ha un'efficace influenza sulle condizioni fisiche, economiche e morali di un popolo. Permodoché si potrebbe a priori ritenere che le due frazioni (San Giuseppe e San Gennarello), che domandano costituirsi a comune indipendente, stante la postura del suolo, su cui abitano, la produttività agricola dei terreni coltivati e la guardatura del cielo del tutto diverse da quelle del capoluogo Ottaiano, aver debbano le dette due frazioni indole, costumi e bisogni diversi da quelli di Ottaiano medesimo....... Non cos' le frazioni San Giuseppe e San Gennarello, i cui cittadini sono molto laboriosi ed industrianti. Qui la classe che maggiormente predomina è quella che forma la ricchezza del paese; cioè la classe media, quella che produce molto con arti, industrie e commerci di ogni genere e consuma poco, aborrente da ogni prodigalità e da ogni sorta di lusso. Noi abbiamo in queste frazioni una classe estesissima di piccoli proprietari, i quali si ingegnano a tutt'uomo di costringere la terra coltivabile alla maggiore produttività possibile e se non ottengono quanto potrebbero, non è per manco di volontà o di attività, sebbene perché ignorano in parte gli ultimi progressi della scienza agricola in generale e dell'enologia in particolare. Le industrie sono molte e svariate e quelle che si esercitano su più vasta scala sono la fabbricazione dell'alcool, della seta, di tessuti di svariatissimo genere, vi ha fabbriche di sapone, mulino a fuoco ecc. ecc. Anno 1883.
Nel 1935 l'istituto Margherita di Savoia si trova in via Pontecorvo, n. 64. Gli alunni sono 253 maschi e 781 femmine. Il preside è il dottor Flores Eduardo. I docenti sono Tricarico Luigi Giuseppe (italiano, latino, storia e geografia), Valle Rolando Curci Angelica (italiano, latino, storia e geografia), Visco Mele Ester (italiano, latino, storia e geografia), Longobardi Espedito (italiano, latino, storia e geografia), Brongo di Rocca Giuseppina (italiano, latino, storia e geografia), Spatola Salvatore (italiano, latino, storia e geografia), Clemente Luisa (italiano, latino, storia e geografia) .............. Magnoni Teresita (lingua francese), Corigliano Sabetti Maria (lingua francese) ........
Con il decreto reale del 29 marzo 1914 è sciolto il consiglio comunale di San Giorgio La Molara in provincia di Benevento e nominato commissario straordinario per l'amministrazione provvisoria il dottor Nicola Galasso. Il provvedimento scatta in seguito all'inchiesta che registra, tra l'altro, un disordine nella contabilità e nella finanza comunale.
Pulicenella cetrulo de lo popolo napolitano, primmo prencepe de tutte li buffune passate, preterite e ffetuse, ecceuza, ecceuza, ecceuza.
Facimme acconoscere a tutte li napolitane la justizia fatta da la Gran Corte criminale de Napole, la quale ha ordenato de metterse a libbertà li 70 lavorature de la strada ferrata, che fujeno arrestate pe crapiccio de Monzù Spaventa e trasportate a Ponza, senza rispettà l'articolo de la Costituzione che proibisce ll'arreste a ccapocchia.
Facimmo porzì a ccanoscere ca lo Questore (chillo che na vota se chiammava Prefetto de Polizia) appena saputa la decisione de la Corte criminale, ha subbeto subbeto ordinato de fa ritornà tante patre de famiglia ntra le braccia de le mogliere e de li figlie loro.
Ebbiva, addonca, la Corte Criminale e lo Questore, e se scapacitasse lo popolo, ca ogge la justizia se fà, e non so chiù li tiempe passate ca chi teneva danaro faceva chello che bboleva, e chille che non tenevano niente avevano sempe tuorto!
Nella prima metà dell'Ottocento a San Giuseppe Vesuviano si svolgevano annualmente due fiere, una nell'ultima domenica di gennaio e la seconda il 19 marzo, coincidente con la festività del Santo Patrono, nello spazio antistante la chiesa parrocchiale.
Qui i commercianti collocano le baracche dopo aver pagato i seguenti canoni: gli orefici e gli zagarellari pagano 40 grana, i torronari, i calzettari, i semensari, i cappellari grana 20, i calzolari, gli stagnari, i caldarani e i cassari 20 grana, i venditori di paste, formaggi, salumi, salami ed arbaiuoli10 grana, i venditori di piante grana 10, i faensari forestieri grana 20, quelli paesani grana 10, quanti poggiano la loro merce a terra un grano.