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Di seguito gli articoli e le fotografie pubblicati nella giornata richiesta.
Articoli del 19/11/2008
I gesuiti napoletani, vedendo che molti di loro si ammalano per i continui studi e gli esercizi spirituali, esperiti con frequenza nella sede partenopea, stabiliscono, nel 1597, di erigere una succursale nella località di Piano di Sorrento, la cui aria pura e la cui poca lontananza da Napoli costituiscono il luogo ideale per evitare l'inconveniente lamentato e per curare, nel contempo, le anime dei paesani. Ne comprende subito la piena portata materiale e spirituale Giovanni Vincenzo d'Angelis il quale consegna trecento ducati con il capitale di quattromila ducati nelle mani del provinciale della suddetta compagnia, padre Ludovico Mansone. Il benefattore, aggiungendo altri duecento ducati nel momento dell'avvento in loco dei padri, esprime il desiderio che la chiesa costruenda sia intitolata a Santa Maria di Gesù, per la cui costruzione si impegna a versare ulteriori mille ducati. Infine vuole che in detto collegio vi sia un padre o un forestiero il quale svolga colà le funzioni di insegnante di grammatica. Tutte queste condizioni si trovano codificate nel relativo atto notarile, datato 4 agosto 1597.
STALLA: Diciassette cavalli, cioé quindici per carrozze e due di sella, otto di essi al servizio del signor Duca. Sei mule, anco per carrozza, quattro di esse al servizio della signora principessa. RIMESSA: Una carrozza a quattro luoghi di velluto cremisi con cannottiglie d'oro, intrecciatura con retene, false retene e freno con fiocchi alla reale, anche l'intrecciatura con cannottiglie d'oro e finimenti di alacca rossa per servizio della duchessa. Un'altra carrozza a quattro luoghi di velluto cennerino di lana, con sei intrecciature dentro e fuori, con suo finimento di ottone. Un carrozzino a tre luoghi di velluto cremisi di lana, con sua intrecciatura di lana dentro e fuori, con suo finimento di poco ottone per il duca. Una carrozza di velluto verde, con intrecciatura di seta dentro e fuori con suo tuppo, retine e false retine, freno e fiocchi alla reale e finimenti di ottone nella detta carrozza per la principessa. Un carrozzino all'inglese di velluto celeste con suo finimento all'inglese, ottonato anche all'inglese, retene e false retene e freno, intrecciatura dentro e fuori, con suo tuppo e fiocchi alla reale per il duca. Un altro carrozzino all'inglese di velluto di ferma agghiacciato con sua intrecciatura dentro e fuori e con suo tuppo e suo finimento non all'inglese. Un altro carrozzino giallo di pelle per trapazzo con finimenti lisci senza ottone. Un barroccio di velluto verde con intrecciatura dentro e fuori con retene, false retene, freno e fiocchi alla reale, con suo finimento di alacca bianca........
Uscendo nella prima tesa della grada a mano sinistra vi è un quartino, dove dimorava il fu principe Michele. Una boffetta di legname con panno verde. Due boroncini di noce. Dieci sedie di paglia verde sdragallate d'oro, una tavola ad uso di scrivania di noce. Un borò di noce con vari tiratori, Salendo s'impiana nel quarto grande. SALA: Quattro cassabanchi per servitori, tutti dipinti, e nelle spalliere l'Armi della Casa Ecc. Un tosello di tela di Portanova di color giallo, con francia simile e sottocoverta ricamata l'impresa della Casa Ecc. Sette sedie tinte verdi sdraggate d'oro. Una boffetta di pioppo. Un torciere.......
Fotografie del 19/11/2008
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